Nato a Torino, correva l’anno 1978. Fin da piccolo, l’idea abbastanza chiara di voler diventare un cuoco. La mia passione per la cucina nasce però da 3 fattori molto importanti.

Il primo e più dolce ricordo, è quello legato alla figura di mio padre, che il sabato mattina cucinava in casa. Quello era uno dei momenti che più apprezzavo perché avevo la possibilità di stare al suo fianco e aiutarlo nella preparazione del pranzo.

Il secondo è legato alla possibilità di intraprendere una carriera che mi avrebbe permesso di viaggiare, sentire nuovi profumi, incontrare nuove culture e nuovi sapori e – soprattutto – non mi avrebbe fatto annoiare. Il mio segno zodiacale, gemelli, faceva sentire la sua influenza già allora.

Il terzo, è quella bellissima sensazione che si prova nel vedere qualcuno che assaggia un tuo piatto e, cambiando espressione sul volto, si complimenta per il tuo lavoro.

Il mio primo ricordo legato a questo tipo di sensazione risale all’età di circa 10-12 anni quando cucinando un risotto ai formaggi per amici di famiglia, ho capito quanto mi piacesse poter rendere felici le persone con un semplice piatto. Per fortuna queste emozioni continuano ancora oggi e credo siano il carburante necessario ad affrontare la vita della cucina e dei ristoranti.